Perchè l’emergenza climatica è un inganno

Perchè l’emergenza climatica è un inganno

Immagine sul cambiamento climatico

Negli anni 80, quando ero ancora un bambino e frequentavo la scuola elementare, ricordo che già si affrontavano alcune tematiche a scuola come il surriscaldamento globale.
La causa principale di questi effetti era ricondotta al buco dell’ozono il quale lasciava oltrepassare i raggi ultravioletti del sole causando il fenomeno. Il buco dell’ozono era attribuito ufficialmente al consumismo della società che facendo uso di alcuni prodotti cosmetici avevano contribuito a crearlo. Mi ricordo ancora che la maestra di ecologia individuò come una delle principali cause i gas contenuti nelle bombolette di schiuma da barba utilizzate dagli uomini. In qualche modo la colpa era dovuta agli uomini barbuti che si radevano spesso.
Per quanto possa sembrare ridicola questa era la spiegazione che veniva fornita ai bambini all’epoca.
Oggi la causa del riscaldamento globale viene associata principalmente ad un eccessivo accumulo di anidride carbonica nell’atmosfera. Questa è prodotta dalle industrie, dai trasporti, dalle centrali elettriche, dalla combustione del carbone, dagli allevamenti intensivi e dalla deforestazione.

DA UN’EMERGENZA ALL’ALTRA
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un susseguirsi di emergenze. Solo in Italia abbiamo avuto terremoti, incendi, alluvioni, uragani, siccità, diverse pandemie (mucca pazza, febbre suina, ebola, aviaria, covid-19 e tante altre di minore entità).
Quasi sempre si è fatto ricorso allo stato di emergenza per gestire il problema.
Lo stato emergenziale infatti consente di operare in deroga alle leggi vigenti e ai diritti dei singoli, permettendo di sbloccare una serie di meccanismi che altrimenti richiederebbero un lungo iter burocratico. Inoltre nel caso delle emergenze viene spesso destinata dallo Stato e dagli enti preposti, una grossa quantità di denaro per la risoluzione di tutti i problemi che ne derivano.

HAARP, MUOS E ALTRE STRUTTURE PER IL CONTROLLO CLIMATICO
Già da anni sappiamo che sono in corso esperimenti per il controllo climatico a scopo militare, noti per lo più con il nome di geoingegneria.
Ci sono diversi apparati militari sparsi per il mondo che sono utilizzati allo scopo, il più noto dei quali è quello presente in Alaska con il nome di HAARP(1) che sta per High-frequency Active Aural Research Program.
Si tratta di una serie di antenne che sono in grado di produrre onde ad alta o a bassa frequenza, come ad esempio le onde Elf, che possono essere indirizzate, tramite la presenza della ionosfera che le riflette come uno specchio, in qualunque punto del pianeta.
L’HAARP non è l’unica installazione di questo tipo presente nel mondo, ma ce ne sono decine, almeno di quelle di cui se ne conosce ufficialmente la presenza.
In Italia, ad esempio, da alcuni anni è presente un apparato simile in Sicilia, a Niscemi, di tipo MUOS.
Per quanto ci riguarda ci vengono fornite alcune informazioni a livello ufficiale sul loro scopo e funzionamento ma essendo apparati ad uso strettamente militare possiamo immaginare che molto del loro potenziale non verrà mai dichiarato ufficialmente.
Non sappiamo quanto questi apparati siano coinvolti con il cambiamento climatico in atto, ma possiamo sicuramente affermare che hanno la potenzialità di agire in modo determinante su questo.
Alcuni sostengono che i più recenti cataclismi siano il risultato dell’utilizzo di queste tecnologie e che quei lampi blu che si vedono nel cielo prima del disastro possano essere stati generati da queste strutture.
Qui li vediamo prima del terremoto del Messico del 2021:

Immagine lampi blu prima del terremoto in Messico
Lampi blu prima del terremoto in Messico (cliccare sull’immagine per vedere il video su youtube)

Qui ne vediamo altri nel terremoto in Turchia di quest’anno:

Immagine lampi blu prima del terremoto in Turchia
Lampi blu prima del terremoto in Turchia (cliccare sull’immagine per vedere il video su youtube)

E qui nel recente terremoto in Marocco:

Immagine lampi blu prima del terremoto in Marocco
Lampi blu prima del terremoto in Marocco (cliccare sull’immagine per vedere il video su youtube)

GEOINGEGNERIA
Negli ultimi anni c’è stata una intensificazione notevole del fenomeno di geoingegneria clandestina (non è mai ammesso a livello ufficiale).
Per chi come me ha avuto l’opportunità di vivere negli anni 80 si ricorderà di quei cieli limpidi, di un colore azzurro vivo, con, se presenti, nuvole bianche e paffute.
Oggi il più delle volte il cielo ha un colore plumbeo, tendente ad un bianco pallido.
Nei cieli dei centri abitati sono sempre presenti scie chimiche, e quando queste scompaiono dissolvendosi nell’etere, lasciano un cielo bianco e lattiginoso, formando una cappa che trattiene chimicamente i raggi del sole e il calore.
Tutto ciò influenza in modo notevole il clima perchè queste sostanze chimiche dissolvono le nuvole che si formano naturalmente, impedendo la pioggia per lunghi periodi.
Poichè ormai le scie sono all’ordine del giorno, quando si esce di casa al mattino già possiamo notarne diverse, succede che nella città in cui viviamo non piove per mesi e l’umidità tende ad aumentare notevolmente giorno dopo giorno.
Avremo allora a che fare con un clima molto caldo, a causa della cappa chimica che produce l’effetto serra, ma con una percezione ancora maggiore da parte nostra dovuta ad una eccessiva umidità nell’aria.
In un contesto naturale tutta quell’umidità andrebbe a formare delle nuvole che porterebbero pioggia e ristabilirebbero un naturale equilibrio nell’aria, rendendo il clima più secco e la temperatura più sopportabile.
Ovviamente ciò non avviene perchè gli elementi chimici sparsi continuamente in atmosfera disgregano le nuvole e protraggono nel tempo il caldo e l’umidità.
Tutta quell’umidità e quelle nuvole che vengono dissolte e allontanate non scompaiono nel nulla ma semplicemente si spostano andando a sommarsi ad altri ammassi di nuvole, e producendo talvolta eventi atmosferici violenti, come nubifragi e tempeste di pioggia con conseguenti alluvioni.
Non sappiamo quanto possa incidere un maggiore accumulo di CO2 nell’atmosfera all’innalzamento del clima. È molto più probabile che questo sia suscettibile all’interruzione di quel ciclo naturale di scambio tra terra e cielo di acqua dovuta alla costante presenza nei cieli di sostanze chimiche rilasciate giornalmente dagli aerei.

Immagine del ciclo dell'acqua
Il ciclo dell’acqua
Foto di scie chimiche, Roma 22-09-2017
Scie chimiche, Roma 22-09-2017
Immagine di nuvole che si conformano alle frequenze immesse nell'atmosfera
Nuvole che si conformano alle frequenze immesse nell’atmosfera, Vicenza 13-07-2023

Nella città in cui vivo attualmente ci sono periodi in cui non piove per mesi interi, nonostante l’elevata umidità presente nell’aria superiore anche al 60%, cosa che lascia pensare subito che ci sia qualche anomalia.

CONTROLLO DEL METEO
Lo studio del controllo climatico, da poter utilizzare anche come arma distruttiva, va avanti da almeno 50 anni.
Pierluigi Ighina, in passato aiutante di Marconi, qualche decennio fa aveva condotto alcuni esperimenti sul controllo del meteo.
Attraverso alcuni apparecchi di sua invenzione ha dimostrato come è possibile, cospargendo nell’etere polvere di alluminio, allontanare le nuvole nel cielo.
La polvere di alluminio infatti si carica positivamente con l’energia del sole e poichè anche le nuvole sono cariche con energia positiva si ottiene il loro allontanamento.
Se invece la polvere di alluminio venisse caricata con energia negativa si otterrebbe l’effetto contrario.

Immagine tratta dal servizio di Report su Pierluigi ighina del 1998
Servizio di Report su Pierluigi ighina del 1998 (cliccare sull’immagine per vedere il video su youtube)

Controllare il clima oggi è fattibile e può avere i suoi vantaggi, come dimostra questo video, dove a Dubai, per contrastare un clima eccessivamente caldo, si creano artificialmente nuvole, e quindi pioggia, attraverso la loro inseminazione artificiale con ioduro d’argento.

Immagine di video che spiega come si possa creare pioggia artificiale a Dubai nel 2021
Pioggia artificiale a Dubai nel 2021 (cliccare sull’immagine per vedere il video su youtube)

Alcuni anni fa, dovendosi svolgere una manifestazione di importanza nazionale a Mosca, furono fatti passare nel cielo diversi aerei militari con lo scopo di allontanare le nuvole attraverso il rilascio di un composto di azoto, iodio e argento, e favorire una giornata di sole per consentire la manifestazione.

Immagine tratta dal video del tg1 su manifestazione a Mosca del 2007
Video del tg1 su manifestazione a Mosca del 2007 (cliccare sull’immagine per vedere il video su youtube)

GUERRA CLIMATICA
Dalla notte dei tempi le nazioni maggiormente sviluppate si scontrano per la supremazia e il controllo delle risorse e dei territori che ne posseggono maggiormente.
Solo degli ultimi 30 anni potremmo stilare una lista lunghissima di guerre che si sono verificate in buona parte del mondo.
Sono decine in Occidente le guerre scoppiate in prevalenza contro i paesi arabi con il solo scopo di controllare le riserve di petrolio.
Così come il controllo delle risorse di altri territori anche il controllo climatico è diventato fondamentale per dimostrare la propria supremazia.
Giusto a titolo d’esempio, controllare il clima di un Paese potrebbe essere utile per:

  • impoverire e debilitare quel Paese riducendo le sue risorse agricole, costringendolo alla resa militare
  • provocare cataclismi al fine di far accettare alla classe dirigente delle regole imposte esternamente
  • far accettare accordi commerciali sfavorevoli per il Paese a vantaggio del Paese richiedente
  • imporre politiche di immigrazione, monetarie, energetiche che altrimenti il Paese non accetterebbe
  • ottenere rivelazioni, segreti militari, la consegna di personaggi politici scomodi, che il Paese vorrebbe proteggere

Come dimostra questo documento del 1996 dell’aeronautica militare americana, sono anni che si studia il controllo climatico per poter prevalere sulla parte nemica(2).
Dall’Abstract:
“Nel 2025, le forze aerospaziali statunitensi potranno controllare il clima sfruttando le tecnologie emergenti e concentrando lo sviluppo di tali tecnologie sulle applicazioni belliche. Tale capacità offre al combattente gli strumenti per modellare lo spazio di battaglia in modi mai possibili prima. Offre l’opportunità di influenzare le operazioni attraverso l’intero spettro dei conflitti ed è pertinente a tutti i possibili futuri. Lo scopo di questo documento è quello di delineare una strategia per l’utilizzo di un futuro sistema di modificazione meteorologica per raggiungere obiettivi militari piuttosto che fornire una road map tecnica dettagliata. Uno sforzo ad alto rischio e alta ricompensa, la modificazione del clima offre un dilemma non dissimile dalla scissione dell’atomo. Mentre alcuni segmenti della società saranno sempre riluttanti ad esaminare questioni controverse come la modificazione del tempo, le enormi capacità militari che potrebbero derivare da questo campo vengono ignorate a nostro rischio e pericolo. Dal potenziamento delle operazioni amichevoli all’interruzione di quelle nemiche attraverso la personalizzazione su piccola scala dei modelli meteorologici naturali al completo dominio delle comunicazioni globali e al controllo del controspazio, la modificazione meteorologica offre al combattente di guerra un’ampia gamma di possibili opzioni per sconfiggere o costringere un avversario. Alcune delle potenziali capacità che un sistema di modificazione meteorologica potrebbe fornire a un comandante in capo del combattimento di guerra CINC sono elencate nella tabella 1. I progressi tecnologici in cinque aree principali sono necessari per una capacità integrata di modificazione meteorologica, 1 tecniche avanzate di modellazione non lineare, 2 capacità computazionali, 3 raccolta e trasmissione di informazioni, 4 una serie di sensori globali e 5 tecniche di intervento meteorologico. Alcuni strumenti di intervento esistono oggi ed altri potranno essere sviluppati e perfezionati in futuro.”

SCIENZIATI CONTRARI
Persino all’interno del sistema ci sono scienziati che non condividono la tesi ufficiale di un surriscaldamento globale. A partire da Antonino Zichichi che ha dichiarato in alcune conferenze che ad incidere principalmente sul surriscaldamento globale è l’attività del sole, mentre quella antropica è insignificante al confronto(3).
Qualche anno fa anche il fisico e premio Nobel Carlo Rubbia in un intervento al senato ha dichiarato che i cambiamenti climatici hanno sempre fatto parte della storia terrestre e che addirittura negli anni 2000 abbiamo avuto un lieve calo di temperatura rispetto alla media, dimostrando che la temperatura non tende solo a salire, come ci viene raccontato, ma oscilla come ha sempre fatto(4).

CICLICITÀ DI EVENTI NATURALI
Così come ad un livello microscopico si susseguono le stagioni calde e quelle fredde, a un livello più ampio esiste una ciclicità che porta il ripetersi di cambiamenti climatici ad un livello macroscopico.
Le glaciazioni, che avvangono all’incirca ogni 100000 anni, ne sono un esempio(5).
A queste seguirà inevitabilmente un periodo in cui la Terra tende a riscaldarsi.
Ma sono documentate anche delle mini glaciazioni, come quella avvenuta nel medioevo, che portò all’uccisione di migliaia di streghe ritenute responsabili dalla chiesa(6).

ANIDRIDE CARBONICA (CO2)
Tutti gli studi ufficiali concordano sul fatto che ci sia stato negli ultimi anni un incremento esponenziale dell’anidride carbonica dovuta alle attività antropiche e che questa sia la causa principale dell’innalzamento delle temperature sull’intero pianeta(7).
Questi studi non ci dicono però che molta dell’anidride carbonica presente in atmosfera, la maggior parte, è prodotta da sempre da fenomeni naturali e dall’ambiente stesso. Le piante ad esempio emettono anidride carbonica. I vulcani, sono 1500 quelli attivi nel mondo, producono grosse quantità di anidride carbonica. Se prendiamo il vulcano Stromboli per esempio, solo questo emette nell’atmosfera circa 2900-5800 tonnellate al giorno di CO2(8).

Foto dell'eruzione del vulcano La Soufriere del 9 aprile 2021
Eruzione del vulcano La Soufriere del 9 aprile 2021

Gli oceani che ricoprono il 70% della superficie terrestre, con la sua fauna e la sua flora emette anidride carbonica.
Gli animali e le piante che respirano emettono anidride carbonica.
Tutta la materia organica quando si decompone emette anidride carbonica.

INDOTTRINAMENTO
Per quanto buona parte delle emergenze siano a mio avviso palesemente false, nel senso che queste non sono dovute a cause di forza maggiore o all’attività produttiva umana, ma spesso sono pianificate a tavolino e causate di proposito attraverso un capillare controllo climatico con la geoingegneria clandestina, e un controllo dei fenomeni atmosferici con dispositivi come HAARP, la campagna informativa martellante che pervade ogni strumento di comunicazione riesce bene nel suo intento di convincere l’opinione pubblica che qualche evento non prevedibile e fuori dalla nostra portata le abbia causate, e non possiamo fare altro che rassegnarci e subirle passivamente.
Un indrottinamento molto marcato, ammesso che non si tratti di elementi finanziati a tal proposito (si veda ad esempio la categoria dei crisis actors(9)), lo notiamo in quei manifestanti che spesso si cimentano in gesti eclatanti, come le ragazze che imbrattano di pomodoro il quadro in Van Gogh, oppure i continui blocchi in autostrada da gruppi di attivisti con lo scopo di smuovere l’opinione pubblica.

L’UOMO ALL’ULTIMO POSTO
Per quanto sia importante proteggere l’ambiente, proteggere le piante e gli animali, fare la giusta prevenzione affinchè venga preservato il nostro habitat naturale, non si può pensare di mettere l’uomo all’ultimo posto.
È fondamentale in certi casi intervenire per proteggere il mondo in cui viaviamo, ma non per questo dovremmo credere necessario sacrificare delle vite umane.
Ciò cui dovremmo aspirare in prima istanza è la massima realizzazione del singolo. Quando avremo un uomo sano, istruito, realizzato, che ha raggiunto alte vette morali e spirituali, non sarà più necessario occuparsi di problematiche come l’inquinamento, la fame nel mondo, il consumismo, semplicemente perchè queste non sarebbero compatibili con un’umanità evoluta.
Al centro di tutto dev’esserci sempre l’uomo, per fare in modo che esso possa raggiungere il suo sviluppo morale e spirituale, per avvicinarsi a quella coscienza cristica tanto ambita dalle religioni.
Oggi purtroppo le priorità sono altre e ben lontane da obiettivi simili.
Ad esempio si investono miliardi di dollari in armamenti nucleari, nella corsa allo spazio, nel finanziare lobby ogni volta che salta fuori un’emergenza, si veda il caso covid con i vaccini, ecc.
L’ultima cosa in cui si investe è quella di rendere dignitosa la vita di ogni essere umano sulla Terra.
Ma, si pensi, come può un essere umano che vive nella povertà, che non sa se domani avrà cibo per i suoi figli, che non ha un tetto sotto il quale ripararsi, preoccuparsi del riscaldamento globale?
Ricordiamo che nel mondo un decimo della popolazione mondiale vive con meno di 2 dollari al giorno(10). Inoltre secondo un rapporto dell’OMS e dell’UNICEF, 2 miliardi di persone non hanno acqua potabile garantita(11).
Probabilmente le priorità sono altre, ma da una ristretta visione egoistica di stampo occidentale, si fanno passare come urgenti dei problemi indotti da una asfissiante propaganda, ma che da un’ipotetica prospettiva divina, sono gli ultimi dei problemi che affliggono l’umanità.

(1)http://www.mariadinazareth.it/haarp.htm#2004
(2)https://apps.dtic.mil/sti/citations/ADA333462
(3)https://ilgiornaledellambiente.it/zichichi-la-causa-del-cambiamento-climatico-e-il-sole/
(4)https://www.alessandriaoggi.info/sito/2023/05/22/il-nobel-rubbia-il-clima-e-sempre-cambiato-smettiamola-di-fare-allarmismo/
(5)https://it.wikipedia.org/wiki/Glaciazione
(6)https://www.corriere.it/sette/green/19_maggio_13/piccola-glaciazione-medioevo-l-europa-si-invento-streghe-86f942bc-7020-11e9-90a6-5e2915e36bd9.shtml
(7)https://storieminerali.it/curva-keeling/
(8)https://it.wikipedia.org/wiki/Stromboli_(vulcano)
(9)https://crisiscast.com/
(10)https://www.youtrend.it/2022/04/27/come-distribuita-la-poverta-assoluta-nel-mondo/
(11)https://www.unicef.it/media/unicef-oms-nel-mondo-due-miliardi-di-persone-non-hanno-acqua-potabile-sicura/

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